Ucraina, vertice Trump-Putin a Budapest cancellato | Mosca “rigida” sulle richieste: tensione in aumento
 
        Cancellato il vertice di Budapest tra Putin e Trump - RadioCittaDelCapo.it (Screenshot video YouTube)
Ucraina, il vertice previsto a Budapest tra Trump e Putin è stato cancellato: Mosca continua ad essere “rigida” sulle richieste
Una forte ed importante presa di posizione quella che gli Stati Uniti hanno deciso di attuare nelle ultime ore. Ovvero quella di annullare il vertice di Budapest tra il presidente americano Donald Trump e quello russo, Vladimir Putin.
In un primo momento era stato fissato per un solo obiettivo: quello di discutere della crisi in Ucraina (nel frattempo arrivata al giorno numero 1.346 di conflitto). Questo è quello che fa sapere il quotidiano “The Financial Times“.
Una decisione che è arrivata dopo le rigidità delle richieste avanzate da parte di Mosca. Queste ultime sono state giudicate, dagli stessi diplomatici americani, intransigenti. Non solo: la cancellazione del summit sarebbe stata confermata da entrambi i Paesi.
Nonostante l’annullamento dell’incontro tra USA e Russia, da Kiev fanno sapere che si sta continuando a lavorare alla stesura di un piano di pace condiviso. Il tutto con la collaborazione degli alleati.
Ucraina, annullato vertice a Budapest tra USA e Russia
Il capo dell’Ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermal, ci ha tenuto a sottolineare che l’obiettivo principale è quello di produrre un unico documento frutto della collaborazione tra Ucraina, USA, Unione Europea ed altri partner internazionali. Il tutto senza iniziative parallele o concorrenza tra piani differenti.
Dal punto di vista militare l’Ucraina sta affrontando una intensificazione degli attacchi russi alle proprie infrastrutture civili ed energetiche. Raid russi hanno colpito dieci regioni del Paese. Tanto da costringere il principale fornitore di energia, Ukrenergo, a imporre il black-out per garantire la continuità del servizio.

Ucraina, c’è preoccupazione in vista dell’inverno
Aumenta, sempre di più, la preoccupazione in Ucraina per quanto riguarda l’arrivo dell’inverno. Il rischio, infatti, è quello di non riuscire a garantire riscaldamento ed elettricità alla popolazione. Negli ultimi attacchi tra le città più colpite c’è Sumy. Quest’ultima è stata presa di mira da almeno dieci droni nel giro di un’ora. Due le persone rimaste ferite. D’altro canto l’esercito militare russo ha distrutto, nel cuore della notte, almeno 130 droni ucraini in alcune regioni della Russia. Tra queste: Belgorod, Rostov, Vogograd e Mosca.
Questo è quello che ha fatto sapere l’agenzia di stampa ‘Tass’ citando il ministero della Difesa russo. Attacchi che continuano a verificarsi ed intensificarsi senza sosta. La diplomazia internazionale, in tutto questo, continua a restare sotto pressione. Il rischio di una possibile escalation, in ogni caso, continua a rimanere alto. La situazione viene monitorata con grande attenzione dalla comunità internazionale.
