Gaza, Erdogan condanna gli ultimi raid | “E’ genocidio”: oltre 100 vittime e nuovi ritrovamenti di ostaggi israeliani
 
        Il presidente Erdogan condanna gli ultimi attacchi - RadioCittaDelCapo.it (Screenshot video YouTube)
Gaza, il presidente turco Erdogan condanna gli ultimi raid: “Si tratta di genocidio”. Oltre 100 vittime negli ultimi attacchi
Nonostante la “tregua”, annunciata giorni fa, la situazione a Gaza continua a non essere affatto delle migliori. Segno del fatto che l’esercito israeliano continua ad attaccare senza sosta.
In merito a quanto sta succedendo ha voluto esprimere il proprio pensiero anche Recep Tayyip Erdogan. Il numero uno turco ha espresso un netto dissenso nei confronti del cancelliere tedesco, Friedrich Merz.
Il tutto è avvenuto nel corso di una conferenza stampa ad Ankara. Le parole del presidente turco sono state chiarissime: “Quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza è genocidio“.
Parole che arrivano mentre nuovi raid israeliani colpiscono il nord ed il centro della Striscia. Purtroppo, però, il numero delle vittime continua ad aumentare sempre di più.
Gaza, situazione fuori controllo: nuovi attacchi, ci sono vittime
Secondo quanto annunciato dalla Difesa civile della Palestina pare che gli ultimi bombardamenti hanno provocato la morte di oltre 100 persone. Tra questi, a perdere la vita, anche 40 bambini. Nel frattempo Hamas ha annunciato il ritrovamento dei resti di altri due ostaggi israeliani. Questi ultimi sono stati aggiunti ai corpi di altri cittadini trattenuti. La speranza è che vengano consegnati quattro corpi nelle prossime ore.
Intanto l’esercito isrealiano ha giustificato gli attacchi ammettendo di aver colpito una “minaccia imminente“. Con Erdogan che ha condannato le operazioni israeliane, Merz ha voluto concentrarsi sugli aspetti diplomatici. Non sono mancati, inoltre, i ringraziamenti per il ruolo nella mediazione che ha permesso il rilascio parziale degli ostaggi israeliani.

Gaza, possibile che Hamas consegni i corpi di due ostaggi ritrovati
Da Israele, inoltre, fanno sapere che l’attenzione in questo momento è esclusivamente rivolta alla possibilità che Hamas consegni i corpi dei due ostaggi ritrovati. Finora, i corpi di tredici ostaggi rimangono non restituiti.
Il rifiuto di consegnare immediatamente i resti è stato giustificato dal gruppo islamista come una reazione alle presunte violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele. Non resta che attendere se, nelle prossime ore, ci saranno o meno novità sulla riconsegna dei corpi degli ostaggi ad Israele da parte di Hamas.
