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Welfare. Un tavolo per superare le gare al massimo ribasso

Bologna, 19 feb. – Un tavolo tra Comune, cooperative del sociale e sindacati per sottrarre il welfare dalle grinfie della dittatura delle gare al massimo ribasso. Lo ha proposto l’assessore  Matteo Lepore durante una riunione di commissione a Palazzo d’Accursio. L’apertura della giunta, dopo settimane, mesi di rapporti tesi con le cooperative, ha soddisfatto Simone Fabbri, responsabile coop sociali di Legacoop. 

A guastare i rapporti tra amministrazione e coop sociali erano state la maxi gara per i servizi scolastici e quella più piccola per il centro Rostom. In entrambi i casi le cooperative che li gestivano si erano viste sfilare il servizio da aziende non bolognesi, premiate per aver operato ribassi maggiori. A pesare maggiormente in sede di valutazione, infatti, erano stati i criteri economici rispetto all’offerta tecnica. “Il Comune scelga tra qualità e massimo ribasso” era stato il moto di protesta delle coop sociali bolognesi.

A richiedere una seduta congiunta delle commissioni Attività produttive, Istruzione e Politiche sociali sono stati Cathy La Torre e Francesco Errani, rispettivamente di Sel e del Pd. Entrambi hanno citato l’esperienza del comune di Brescia (che ha rifiutato le gare al massimo ribasso nel welfare in favore della coprogettazione): “Perché noi non lo abbiamo fatto?” ha tuonato la vendoliana, in polemica con la giunta. “Ho già preso contatti con l’assessore Scalvini per farci spiegare il modello che stanno portando avanti” ha raccontato il democratico.

La mossa di Lepore non serve a rasserenare i rapporti con le cooperative; il tavolo, infatti, potrebbe aiutare a stemperare le tensioni in giunta. Da mesi, infatti, l’assessore al Welfare Frascaroli segnala un problema all’interno dell’amministrazione in sede di scrittura dei bandi: “Abbiamo bisogno di condividere la stessa cultura” ha detto oggi l’assessore vendoliana che accusa il settore gare di dare eccessiva importanza al lato economico. Dello stesso avviso era stato proprio il numero uno della Fp Cgil Vannini che nell’agosto dello scorso anno aveva detto che, in tema di appalti, a decidere “è la tecnostruttura”. Insomma, il risparmio più importante della qualità del servizio.

“Abbiamo dovuto fare i conti con continui tagli del Governo” ha detto Lepore che comunque riconosce: “Brescia dimostra che ci sono delle strade interessanti”. 

“Crediamo che dopo tanto tempo- dice Fabbri di Legacoop- il Comune abbia indicato un percorso da affrontare insieme”. 

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