Richiama tanto, tantissimo la commedia sentimentale statunitense degli anni d’oro (e un po’ quella francese degli ultimi decenni) Volevo solo andare a letto presto, ultimo romanzo di Chiara Moscardelli, pubblicato per la casa editrice Giunti. Ma la storia, che vede protagonista la trentacinquenne Agata Trambusti – ipocondriaca, maniaca del controllo, fanatica di telenovela brasiliane causa infanzia senza televisore vissuta in una comunità hippy vicino Roma – ha anche una trama gialla con tanto di uomo misterioso. Agata ne resta invischiata, ma ne uscirà diversa, almeno in parte.
Al suo quarto romanzo, Chiara Moscardelli macina pagine con piglio sicuro, utilizzando sempre uno stile che mescola ironia leggera, battute che a volte sfiorano l’assurdo e situazioni paradossali.
Per Volevo solo andare a letto presto, l’ambientazione scelta dall’autrice romana è quella del mondo delle case d’asta, ma anche dei quadri, dei furti e dei falsari. A fare da cornice, Roma. È qui che Agata vivrà quasi tutte le sue avventure. Unica eccezione, la puntata adrenalinica a Barcellona, luogo dove il romanzo svolta.
Il lieto fine scioglierà i nodi della storia e quelli personali di Agata, proprio come dev’essere in ogni commedia, cartacea o cinematografica, che si rispetti.
Potete ascoltare l’intervista che Chiara Moscardelli ha rilasciato al nostro Sergio Rotino per Solaris nel podcast qui sotto.
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