Voci su un secondo dossier. Nessuno conferma, nessuno smentisce.
Si fanno più insistenti le indiscrezioni sulla possibilità che girino altre carte anonime, sulla falsariga del dossier contro Virgino Merola diffuso a fine dicembre. Altri veleni se li aspetta lo stesso candidato sindaco. Dalla procura nè conferme nè smentite.

22 feb. – “Non credo sia finita qui” . Il primo a parlarne è stato Virginio Merola domenica scorsa, quando ha dichiarato a Telecentro e su alcuni quotidiani di aver il timore che la pioggia di veleni non si fosse conclusa con il dossier anonimo diffuso nelle settimane scorse, ma che il fango sarebbe continuato e anzi si sarebbe intensificato con l’avvicinarsi della scadenza elettorale.
Un dossieraggio a rate, dunque, di cui però non vi è conferma. Almeno al momento. perché in realtà le voci sulla presenza di un secondo dossier si sono fatte più insistenti. Stamane a margine di una conferenza stampa il pm Walter Giovannini titolare dell’inchiesta sul “corvo”, rispondendo alle domande dei cronisti, ha affermato che “non è a conoscenza di altre carte e comunque se anche ci fosse un altro dossier non lo andrebbe a dire ai giornalisti”, alludendo al fatto che in queste cose ci vuole “discrezione”.
A completare il quadro una dichiarazione del segretario del Pd Raffaele Donini oggi dagli schermi di Telecentro che in merito ai rumors sull’esistenza di un nuovo atto d’accusa anonimo in circolazione ha detto che il Pd non può difendersi dall’ondata di fango che viene messa nel ventilatore se non continuando a parlare di proposte e sperando che la politica si liberi di questa ondata di veleni che rischia di non far decollare nessuno dei progetti in campo per le amministrative.