Vincenzo agli arresti per violazione della custodia. Ma era un errore

L’attivista di Crash è stato accusato di aver violato una misura cautelare che non poteva essere ancora iniziata, dato che era ancora in corso un’altra

Radio Città del Capo - Vincenzo agli arresti per violazione della custodia. Ma era un errore

Bologna, 11 nov. – Vittima di un “errore” è stato rimesso in libertà dal giudice. L’avvocata Marina Prosperi ha presentato ieri l’istanza di liberazione per tutte le misure di custodia cautelare che gravano su Vincenzo De Simone, attivista del laboratorio Crash, sotto accusa per gli scontri di piazza Verdi del  27 maggio 2013 e per l’aggressione ad una poliziotta durante un presidio dei facchini davanti all’Ikea il 18 dicembre 2012.

De Simone il 4 novembre era sottoposto a divieto di dimora a Bologna per le accuse relative alla vicenda Ikea, seppur con il permesso di frequentare la scuola serale in città. Quel giorno però non è entrato in classe per il compito di francese perché è stato arrestato con l’accusa di aver violato gli obblighi cautelari, relativi però alle accuse di piazza Verdi.  E’ stato accusato quindi di aver violato una misura cautelare che non poteva essere ancora iniziata, dato che era ancora in corso un’altra.

Tre giorni dopo il gip Bruno Perla, che segue le indagini sugli scontri di piazza Verdi, ha quindi revocato ogni misura cautelare a carico di De Simone per quanto riguarda il suo procedimento. De Simone, che per questo ha perso tre giorni di scuola e due di lavoro, continua però ad avere il divieto di dimora per gli scontri ad Ikea. L’avvocato chiede che ora torni definitivamente libero, almeno in attesa del primo grado di giudizio.

“Non crediamo all’errore!” ha scritto in un comunicato il laboratorio Crash secondo cui “l’indurimento della misura cautelare è il frutto di una procura che sceglie a piacimento i giudici, prediligendo i più “sensibili” alle proprie esigenze repressive e di aggressione al conflitto sociale”.