Via libera tra le proteste all’Istituzione scuola

L’istituzione dovrebbe nascere il primo settembre di quest’anno, per consentire l’assunzione di 385 precari. Sel si astiene. Il referendum di Usb dice No

Via libera tra le proteste all’Istituzione scuola

Bologna, 23 giu. – Alla fine il sindaco Virginio Merola l’ha spuntata e ha incassato il voto favorevole del consiglio comunale di Bologna sulla delibera di creazione dell’Istituzione Scuola. Al momento del voto sul tabellone dell’aula di palazzo d’Accursio si sono accese 23 luci verdi, 6 luci rosse e 4 bianche, rispettivamente favorevoli, contrari e astenuti. Secondo la tabella di marcia fissata dall’assessore Marilena Pillati, l’istituzione dovrebbe nascere il primo settembre di quest’anno, questo per consentire l’assunzione di 385 precari.

A favore della creazione dell’Istituzione hanno votato il Partito Democratico, il Centro Democratico, la Lega  Nord e Daniele Carella di Forza Italia

Come annunciato, il gruppo Sel-Frascaroli si è astenuto e non ha votato contro, come invece hanno fatto sia il Movimento 5 stelle che la maggior parte del gruppo di Forza Italia e i centristi di Insieme per Bologna (Aldrovandi e Castaldini).

Il voto di oggi è arrivato tra le proteste delle maestre e del sindacato di base Usb. “Non ci sono certezze sull’organizzazione dell’istituzione e sul contratto” dicono le maestre. Da due anni sono in piazza contro i progetti dell’amministrazione in fatto di servizi educativi. “Prima volevano metterci sotto l’Asp, e poi abbiamo visto come è finita” dice una delle manifestanti. “I lavoratori sono contrari a questo progetto” dice Vilma Fabbiani di Usb. Il sindacato di base ha tenuto un referendum consultivo tra i lavoratori dei servizi educativi: 1533 gli aventi diritto individuati dal sindacato tra maestre, educatori e collaboratori scolastici; di questi 895 hanno partecipato alla votazione e 850 sono stati i no, a fronte di 26 sì. Merola ha risposto a muso duro, come già fatto nei mesi scorsi: “Si tratta di resistenze corporative“.