Da sx Spinelli (Coalizione civica), Venturi (Insieme Bologna), Cristofori (M5S), Festi (Città Comune Con Amelia), Lisei (Fi)
Bologna, 11 mag. – Dopo il dibattito sul welfare quello sulla sicurezza. Da qui al voto amministrativo del prossimo 5 giugno vi proporremo una serie di dibattiti tematici tra i candidati al prossimo consiglio comunale delle varie forze in campo.
Siamo partiti con il tema del welfare, oggi è stato il turno del complesso tema della sicurezza in città. In studio: Marco Lisei (Fi), Giulio Cristofori (M5S), Barbara Spinelli (Coalizione civica), Giulio Venturi (Insieme Bologna), Matteo Festi (Città Comune Con Amelia).
Vi proponiamo il podcast della trasmissione diviso in tre parti. Nella prima parte i candidati rispondono alla domanda su come affrontare la questione sicurezza partendo da due casi concreti: Piazza Verdi e la Bolognina. Nella seconda affrontiamo il tema dell’ordinanza del Comune sul consumo dell’alcol, nella terza i candidati si esprimono sulla richiesta del sindaco Merola di vietare il corteo di Atlantide del prossimo 21 maggio.
Sulla vicenda del corteo annunciato da Atlantide Marco Lisei di Forza Italia commenta così: “Merola si è accorto dell’esistenza di soggetti che non rispettano le regole, ma i problemi si risolvono facendo rispettare le regole, non vietando manifestazioni. Vietare in sè è sbagliato, se però le prescrizioni non saranno rispettate allora le forze dell’ordine dovranno intervenire”. Matteo Festi di Città comune con Amelia si dice in disaccordo con il sindaco Merola, “perché non si può vietare una manifestazione di un’associazione che lo farà liberamente senza compiere atti contrari all’ordine pubblico e alla legge”. Giulio Cristofori del Movimento 5 Stelle parla del divieto di manifestazione come di “un atto violento”. “La Costituzione sancisce la libertà di manifestazione, detto questo tutte le manifestazioni devono rispettare le regole. Questa vicenda dimostra che l’amministrazione non è in grado di fare il suo lavoro”. Giulio Venturi della lista Insieme Bologna invece approva appieno la decisione del sindaco. “Quello che succede in città – spiega Venturi citando le contestazioni a Salvini e a Panebianco – mi riporta alla mente la morte di mio zio Marco Biagi nel 2002. Quando i toni si alzano c’è sempre qualche pazzo che può interpretare male e armarsi”. Per Barbara Spinelli (Coalizione civica) “la richiesta del sindaco è una forma intollerabile di censura delle voci lesbiche, trans, queer e femministe della città. A Bologna bisogna spazi permanenti di espressione e autodeterminazione. Quindi sì al diritto di attraversare lo spazio pubblico, no alla criminalizzazione”.
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