Vasco Errani si dimette dopo la condanna

La notizia arriva pochi minuto dopo la condanna in secondo grado sul caso Terremerse

Vasco Errani si dimette dopo la condanna

Bologna, 8 lug. – La notizia arriva pochi minuto dopo la condanna in secondo grado sul caso Terremerse. La dà l’agenzia Dire che annuncia le dimissioni di Vasco Errani.

“E’ un momento di amarezza. Ma per prima cosa non parlo di me – ha detto Errani in una dichiarazione scritta – Parlo della Regione, perché il mio compito è tutelare l’istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia-Romagna. Ho sempre messo l’istituzione davanti ad ogni altra considerazione – a me stesso – e non cambio ora. Non si faccia nessuna confusione: quanto subisco io personalmente non diventi fango per l’istituzione. Per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni, e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni. E la mia piena innocenza anche in questo fatto specifico. Piena innocenza”. “Dunque annuncio subito che presenterò ricorso affinché prevalga questa semplice verità – ha concluso Errani – Le mie dimissioni sono dunque puramente un gesto di responsabilità. Ad esse unisco il ringraziamento a collaboratori, istituzioni, organi dello Stato, forze sociali ed economiche, perché con tutti c’è stata una collaborazione significativa e costruttiva. A tutti, ancora grazie ed un augurio di buon lavoro”.

Una sentenza “sconcertante”, che “non sta ne” in cielo ne” in terra”. Il legale di Vasco Errani, Alessandro Gamberini, commenta con parole durissime la condanna pronunciata dalla Corte d”appello di Bologna nei confronti del presidente dell”Emilia-Romagna (un anno di reclusione, con sospensione condizionale della pena e il beneficio della non menzione) e dei due funzionari regionali implicati nel processo Terremerse (un anno e due mesi ciascuno). ” Verranno lette le motivazioni ed e” giusto attenderle per capire come ha ragionato la Corte- premette Gamberini- io rimango del parere che avevo espresso in primo grado, Vasco Errani e” innocente in questa vicenda, non c”era niente che provasse alcuna forma di istigazione a fare il falso. Ricorreremo in Cassazione e cercheremo di dimostrare questa innocenza, come era stata dimostrata in primo grado”.