Vaccini obbligatori al nido. L’esperto: “Giusto, così si tutelano i bimbi più deboli”

Foto flickr Simone Raineri – CC BY-NC-ND 2.0

Bologna, 27 sett. – Obbligo di vaccinazione per i bimbi che andranno al nido. La proposta entro poche settimane in Emilia-Romagna potrebbe essere legge, e passare grazie ai voti di Partito democratico. I vaccini necessari per iscrivere i bambini saranno quelli già previsti dal calendario vaccinale: difterite, tetano, poliomelite e epatite B. A suggerire la misura, il progressivo calo delle vaccinazioni obbligatorie nei primi due anni di vita, che sono scese sotto la soglia del 95% in tutte le Ausl dell’Emilia-Romagna tranne quelle di Piacenza, Parma e Imola. Il picco di obiezioni è nell’area di Rimini, dove si è arrivati ad un allarmante 87,5% di bimbi vaccinati.

Se il Pd appoggia una proposta fortemente voluta dalla giunta e dall’assessore alla sanità Venturi, il Movimento 5 Stelle in regione preferirebbe il cosiddetto modello veneto, dopo i vaccini non sono imposti ma si è preferito puntare su informazione a tappeto e trasparenza. I 5 Stelle criticano i “metodi coercitivi” della giunta Bonaccini e chiedono un periodo di sperimentazione di almeno due anni per valutare la nuova legge. Ne abbiamo parlato con Francesca Marchetti (Pd), relatrice di maggioranza della legge (qui l’intervista completa), e con Raffaella Sensoli (Movimento 5 Stelle), relatrice di minoranza. Infine in onda il professore Roberto Burioni, ordinario di virologia e microbiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele. Burioni, che ha appena pubblicato il libro “Il vaccino non è un’opinione”, valuta positivamente l’obbligo di vaccinazione per i bimbi al nido (“servirà per tutelare i bimbi più deboli”), ma apre ai 5 Stelle sul periodo di sperimentazione. “E’ giusto che si valuti l’impatto che avrà questa misura sul tasso di vaccinazione, forse due anni sono pochi ma l’idea è buona. L’obiettivo del provvedimento deve essere quello di far salire le percentuali di bimbi vaccinati”.