La manifestazione no vax dello scorso 1 aprile a Modena
Bologna, 13 giu. – Slitta ancora la decisione del Tar dell’Emilia-Romagna sui ricorsi di una trentina di famiglie e del Codacons contro le norme regionali che dispongono l’obbligo della vaccinazione per la frequentazione di asili nido. Il tribunale amministrativo, secondo quanto riferisce la Regione, ha rinviato al 17 ottobre il pronunciamento, senza sospendere la normativa impugnata. Ad aprile i giudici avevano rinviato per ricevere dal ministero della Salute la relazione sulla divisione di competenze tra ministero stesso, Aifa, Istituto superiore di sanità e Regioni in ordine all’assenza in commercio del solo vaccino monodose antidifterico. Ma, spiega la Regione, “dopo la decisione del Governo di estendere l’obbligo vaccinale a livello nazionale, i quattro vaccini resi obbligatori dalla legge regionale sono tutti disponibili nella dose unica esavalente, che contiene anche pertosse e haemophilus influenzae di tipo B”.
“Noi andiamo avanti così come stabilito, con grande determinazione, nell’interesse dell’intera collettività regionale, e in particolare dei più piccoli, soprattutto dei più deboli: tutti loro e ogni singola persona ha diritto a vedere tutelata la propria salute”, ha detto l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi. “Siamo soddisfatti – ha proseguito – per il fatto che per la seconda volta consecutiva non c’è alcuna sospensiva perché in ballo c’è la salvaguardia della salute pubblica e in particolare, lo voglio ribadire, quella dei più piccoli e più esposti. Abbiamo avuto un’ulteriore conferma che la strada delle vaccinazioni obbligatorie, che per primi abbiamo imboccato a livello nazionale, è quella giusta. Ne è la riprova anche il decreto con cui il Governo ha esteso il numero di vaccinazioni obbligatorie in maniera uniforme in tutti il territorio nazionale, come avevamo auspicato, decisione che rafforza ulteriormente quanto in Emilia-Romagna, con convinzione, avevamo già stabilito con una specifica legge alla fine dello scorso anno”.
La legge regionale varata nel novembre 2016, infatti, introduceva l’obbligo vaccinale (antipolio, antidifterica, antitetanica e antiepatite B) per l’iscrizione agli asili nido e ai servizi educativi e ricreativi, pubblici e privati, per i bambini da 0 a 3 anni a partire dall’anno scolastico 2017-2018. Ora, con l’approvazione del piano di prevenzione vaccinale nazionale e l’emanazione del decreto legge (7 giugno 2017 n. 73), le vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa fra 0 e 16 anni, necessarie per l’iscrizione a scuola, diventano 12. (ANSA).
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