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Uno Bianca. Mirare allo Stato – Il docufilm con gli studenti che racconta (bene) la banda dei poliziotti

Sette anni di attività criminale; 103 azioni tra rapine, assalti, omicidi; 24 vittime, 102 feriti. Sono i numeri della Banda della uno bianca. Per i delitti sono finiti in carcere 5 poliziotti e un civile: i tre fratelli Savi, Roberto, Fabio, Alberto; e poi Marino Occhipinti, Pietro Gugliotta e Luca Vallicelli.

Questa vicenda, che è una delle più inquietanti e oscure dell’intera storia italiana, è raccontata in modo potente ed emozionante in Uno Bianca, Mirare allo stato, documentario realizzato dal professor Roberto Guglielmi e da Enza Negroni, regista dell’associazione Documentaristi Emilia Romagna, con gli studenti del Corso Doc del Liceo Laura Bassi. Attraverso interviste ad inquirenti, storici, ex parlamentari e famigliari delle vittime, materiale di archivio messo a disposizione dalle Teche Rai, animazioni e parti recitate, viene tracciato un quadro complesso ma chiaro della vicenda, che evidenzia con precisione i punti che rimangono oscuri di una vicenda criminale che ha profondamente segnato la regione e il Paese.

Il documentario, che ha visto la collaborazione degli studenti in tutte le fasi, è stato realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la scuola promosso da MIUR e Mibact. Le studentesse e gli studenti delle Laura Bassi hanno anche partecipato ad un percorso di cittadinanza attiva dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, Concittadini, che li ha portati ad incontrare insieme all’associazione Vittime Uno Bianca, il dottor Valter Giovannini, il procuratore che ha rappresentato l’accusa nel processo bolognese alla banda.

Alberto Capolungo, vice presidente dell’associazione Vittime Uno Bianca, ha fortemente voluto questo progetto e al termine della prima proiezione, lunedì 4 novembre, al Cinema Odeon, si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto dai ragazzi e dai tutor professionisti. Ludovico Mitilini, vice questore e dirgente capo della Stradale di Caserta, è fratello di Mauro, uno dei tre carabinieri uccisi al Pilastro il 4 gennaio del 1991 dai fratelli Savi, ed è convinto che il documentario debba essere mostrato ai parlamentari: “Spero nella classe politica.Mi auguro che questo lavoro possa finire in Parlamento. Già con altri libri e lavori è successo. Affinché anche i parlamentari possano prendere coscienza di quello che è successo”. E magari volerci vedere più chiaro su quei punti che tuttora rimangono oscuri.

Per avere informazioni sulle prossime proiezioni del documentario potete scrivere all’indirizzo mail unobianca.mirareallostato@gmail.com

Il servizio di Riccardo Tagliati andato in onda mercoledì 6 novembre.

L’intervista integrale ad Alberto Capolungo

L’intervista integrale a Ludovico Mitilini

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