Bologna, 8 feb. – Arriva ad una svolta il braccio di ferro tra i vertici dell’università di Bologna e gli studenti del Cua. Ieri il rettore aveva detto un ‘no’ definitivo alle richieste del collettivo universitario autonomo, che forte di 600 firme chiedeva l’archiviazione dei controlli all’ingresso in via Zamboni 36. Questa mattina è arrivata la risposta “fisica” del Cua che assieme al collettivo Lubo, costola studentesca di Làbas, ha asportato i tornelli. Si legge sul profilo facebook del Cua: “In centinaia oggi abbiamo dimostrato che il 36 non è solo una biblioteca! I tornelli sono stati rispediti al mittente! Ubertini il 36 non vuole barriere!”
“Di fronte all’immobilismo e alla schizofrenia delle autorità universitarie – scrive Lubo – Libera università Bologna su facebook – un modo per porre fine a questo scempio dei tornelli ce lo siamo trovato da soli: gli studenti e le studentesse del 36 quest’oggi hanno smontato quelle odiose barriere, facendo tornare quel luogo quello che è e sarà sempre, un punto di riferimento per tutta la comunità studentesca, uno spazio libero e accessibile per tutti e tutte! L’università è di chi la vive! Con buona pace del Rettore Ubertini e dei suoi cani da guardia!”
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