Non vogliono dimenticare Paride Emanuele Idda e non vogliono che nessuno si dimentichi di come è morto. Per questo i suoi amici e i ciclisti della critical mass bolognese questa mattina hanno messo una ghost bike e appeso uno striscione sotto al portico di via Saragozza, all’angolo con via Rodolfo Audinot, vicino al luogo in cui, domenica sera, lo studente di 24 anni è stato urtato e sbalzato a diversi metri di distanza da un’auto che viaggiava sulla corsia preferenziale. E’ morto poco dopo all‘Ospedale Maggiore. Era appena uscito da casa di un amico, Adolfo, che ora ha deciso di portare tutti i giorni la bici di Paride all’Accademia di Belle Arti, dove entrambi studiavano: “Ho conosciuto sua madre, arrivata da Sassari. L’abbiamo aiutata a raccogliere le cose di suo figlio. Lei mi ha dato le chiavi della bici. Fra sei mesi, quando finirò gli studi, continuerà a farlo qualcun altro”. Oggi, dalle 17, nell’aula magna dell’Accademia, saranno proiettate le immagini delle opere di Paride e verrà appesa la sua tavola da lavoro, su cui è stata fissata una bicicletta.
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