La notizia più bella è il risultato. Sembra incredibile, ma il pareggio in casa con l’Entella è un risultato largo per il Bologna che avrebbe potuto uscire dal Dall’Ara con un passivo ben più pesante.
Pronti via e i liguri sono già in vantaggio: corsa di 30 metri di Mazzarani con i rossoblù che lo stanno a guardare, comodo cross con Rafa Paez che salta a vuoto inaugurando il suo pomeriggio degli orrori, la palla arriva a Sansovini che segna. E’ il secondo minuto e l’Entella ha già trovato la via della rete.
Il Bologna non reagisce, oppone uno sterile possesso palla, arzigogolato, con un Matuzalem lento come il suo nome che non riesce mai a illuminare il gioco. L’Entella si chiude, ma complice Rafa Paez ogni volta che scende son dolori: al 12° lo spagnolo regala un’altra palla a Sansovini che viene miracolosamente recuperato da Morleo prima di battere indisturbato. Gli incubi di Paez contagiano anche Maietta che in area si fa rubar palla da Mazzarani: cross per Moreo e fuori di niente.
Per il Bologna da segnalare un tiro scolastico da fuori di Buchel e un cross di Troianiello che non trova i compagni.
Nella ripresa Lopez inserisce Pasi per Casarini e passa al 4-2-3-1 ma è Coppola a salvare il risultato su botta di Costa Ferreira. Sembra che per il Bologna ci siano poche chances, ma al 57° Troianello sfrutta una dormita della difesa ospite e si infila sul fondo, cross a scavalcare Pelizzoli e Cacia segna di testa a porta vuota.
Riscossa rossoblù? Niente affatto, tre minuti dopo Rafa Paez, non pago della sua prestazione disastrosa, per rimediare a un retropassaggio pasticciato da Matuzalem tira un calcione a Mazzarani in area lanciato a rete prendendo gamba e pallone. Ci starebbe rigore ed espulsione ma l’arbitro per fortuna dei rossoblù vede solo il pallone e non il calcione .
Nel finale il Bologna prova un miniforcing riuscendo a sbagliare un contropiede in 4 contro 3, mentre l’Entella è ormai stanca e si accontenta. Cala il sipario sotto i fischi della curva.
Dopo due giornate il Bologna ha già un problema: salvarsi. Questa squadra non pare attrezzata per lottare al vertice e tantomeno a giocare con un 4-3-3 palla a terra, veloce, come vorrebbe Lopez: non ne ha nè la tecnica, nè la corsa e mancano pure gli automatismi per gli inserimenti.
Inoltre la difesa fa paura. Oggi Rafa Paez ha giocato 90 minuti: raramente un allenatore concede così tanto a chi sbanda così vistosamente.
Infine il discorso allenatore: inutile girarci intorno, se dopo due mesi il Bologna sembra un cantiere di lavori in corso e di giocatori in cerca d’autore c’è da chiedersi se l’uruguaiano sia l’uomo giusto. Anche per lui è iniziato il conto alla rovescia.
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