6 ago. – Sono 330mila gli euro che arriveranno nelle casse della Curia bolognese nei prossimi tempi direttamente dal “Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio”. La cosiddetta “legge mancia”, approvata dalla commissione bilancio della Camera venerdì 30 luglio scorso, porterà alla curia cittadina le somme necessarie per la manutenzione straordinaria della Curia Arcivescovile (30mila euro) e per il potenziamento delle strutture e della strumentazione per le attività dell’Istituto Veritatis Splendor della Fondazione Giacomo Lercaro (300mila). La denuncia viene dal presidente del circolo bolognese della Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Roberto Grendene: “In tempi di tagli a servizi essenziali e di pesanti manovre finanziarie, risulta ancora più scandaloso che fondi pubblici siano regalati al più grande immobiliarista in circolazione, la Chiesa Cattolica”. “A Bologna mancano asili nido e scuole dell’infanzia comunali e statali – prosegue Grendene – è uno schiaffo a tutti i cittadini che pagano le tasse per avere servizi pubblici laici e civili”.
Ai nostri microfoni, Grendene ha parlato di “criteri clientelari” alla base di questa distribuzione di fondi che, a livello nazionale, porterà 514 soggetti, tra enti pubblici, parrocchie, istituti, associazioni, a dividersi una torta di 50milioni 275mila euro.
Ascolta Roberto Grendene grendene_uaar
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