Bologna, 27 mag. – “Quella veglia non s’ha da fare” dicono il centro sociale Tpo e il collettivo LàBas. La veglia in questione è quella organizzata per il prossimo 13 giugno dal movimento antiabortista ultra cattolico “No194″ davanti all’ospedale Maggiore di Bologna. Il gruppo ultra cattolico, come si legge sul sito, ci batte per un referendum abrogativo della legge 194, quella che regolamenta l’interruzione di gravidanza. Per sabato 13 giugno ha organizzato una lunga veglia di preghiera davanti all’ingresso del Maggiore, in largo Nigrisoli.
Sono “un manipolo di fanatici“, “rigurgiti di religiosità medievale“, attaccano i collettivi, che prevedono un “pomeriggio di oscurantismo all’insegna dei crocifissi con feti e della totale negazione di uno dei diritti fondamentali: l’autodeterminazione della donna”. Per questo, scrivono Tpo e LàBas, “crediamo che un raduno di associazioni e singoli con evidenti propositi clericofascisti non debba tenersi, meno che mai davanti ad un ospedale, sicuramente non nella nostra città perché ne abbiamo troppa cura. Diciamo con forza che, per noi, queste persone non hanno nessun diritto di ritrovarsi a speculare sulla vita delle donne”. “L’era della Santa Inquisizione è finita- concludono i collettivi-: prendere posizione è necessario, è una questione di civiltà. O si sta con chi vuole ritornare agli anni bui nei quali le donne morivano o subivano gravi danni per poter abortire clandestinamente o si sta contro questa barbarie. Questa preghiera non s’ha da fare (e non si farà)!”
Anche Sinistra Ecologia e Libertà è pronta a contestare gli antiabortisti. Lo annuncia in un comunicato Stefania Nepoti, responsabile politiche di genere dei vendoliani bolognesi. “Riteniamo che non dovrebbe essere permesso a questi, che si dichiarano apertamente filofascisti, di stazionare per ore davanti all’ingresso dell’ospedale, anche perché arrecherebbe certamente un disagio a pazienti e visitatori che invece meritano massimo rispetto” scrive Nepoti. “Se questa manifestazione avrà luogo- conclude Nepoti-, noi di Sinistra Ecologia e Libertà di Bologna saremo presenti al presidio che si terrà il 13 giugno in difesa della legge 194 e daremo il nostro appoggio ai comitati, ai collettivi e a tutte le donne che intenderanno riaffermare il loro diritto a decidere liberamente. Il diritto delle donne all’autodeterminazione non si tocca”, conclude la nota di Sel.
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