31 gen. – Due aziende vicine alla ‘ndrangheta avrebbero gestito la movimentazione delle macerie nei comuni dell’Emilia terremotata mentre un’altra ditta sarebbe stata bloccata dalla Prefettura di Modena per possibili condizionamenti dei clan. Lo racconta Giovanni Tizian in un articolo che sarà pubblicato domani su l’Espresso in cui dà conto di alcuni dossier in mano alla procura antimafia di Bologna.
Ascolta Giovanni Tizian tizian_lungo
Il giornalista riferisce dell’utilizzo massiccio di mezzi di trasporto delle macerie intestati a imprenditori vicini alla mafia calabrese. Sotto la lente degli investigatori, secondo Tizian, ci sarebbero due imprese intestate a due incensurati, legati però alla cosa Arena di Isola Capo Rizzuto.
Al centro delle indagini ci sarebbero i contratti stipulati con queste aziende dalla Aimag, azienda municipalizzata che si è occupata di rimuovere le macerie a Mirandola. L’azienda, che si occupa di rifiuti e gas, non possiede i mezzi necessari alla movimentazione delle macerie e per questo avrebbe fatto contratti con terzi.
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