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Terremoto. I comitati sotto la Regione

Bologna, 26 feb. – Sono 17 le richieste che Sisma.12 e Finale Emilia Terremotata, i due comitati del cratere del terremoto del 2012, hanno portato questa mattina sotto le torri della Regione Emilia Romagna. Sono richieste “sottoscritte con 12 mila firme e quasi tutte a costo zero”, spiegano i comitati.

I terremotati chiedono: il pagamento in 10 anni con rate mensili senza interessi né sanzioni dei debiti fiscali  contributivi; la concessione di una sanatoria per omessi versamenti fiscali delle tasse sul lavoro; la restituzione in 10 anni degli importi del finanziamento a copertura delle tasse; la non applicabilità dell’Iva per le prestazioni di servizi nei confronti dei soggetti colpiti dal terremoto; la sospensione delle azioni esecutive di Equitalia fino al 31 dicembre 2018 e la possibilità di rateizzazione senza interessi. E ancora l’inapplicabilità degli studi di settore per i periodi d’imposta dal 2012 al 2015; la riduzione proporzionale delle rendite degli edifici siti nell’area del cratere che si sono deprezzati e la sospensione per legge dei mutui sugli immobili sia privati che produttivi, ancora inagibili.

L’incontro con il presidente della Regione, Vasco Errani, è saltato. Errani infatti si era detto disponibile ad incontrare i terremotati, ma senza la presenza della stampa, come invece richiesto dai comitati. “Quando faccio un incontro istituzionale con un gruppo di cittadini e si fa una discussione di merito” ha detto Errani ai giornalisti, “facciamo una discussione di merito. Poi ognuno si relaziona con la stampa. Si fanno dopo le conferenze stampa”.

“A parole su alcuni aspetti siamo tutti d’accordo, eppure non riusciamo a trovare un punto di partenza per rendere concreta la soluzione” spiega Sandro Romagnoli portavoce di Sisma.12.  Per esempio “sul fatto che non devonoripartire i mutui sulle case inagibili dal terremoto: i sindaci hanno detto di essere d’accordo, l’Assemblea legislativa ha confermato che è condizione che va applicata”, e “stamattina anche il Commissario Errani ha approvato l’idea”. Eppure è tutto fermo e per alcuni il pagamento è alle porte.

Da parte sua Errani apre all’ipotesi di una fiscalità di vantaggio per le zone alluvionate e terremotate (“con una formula che tuteli in primo luogo le piccole e piccolissime imprese dei territori colpiti”). E conferma che per il cratere sismico è necessaria la sospensione dei mutui sulle case inagibili, così come la proroga per il pagamento delle tasse.

Elencando quello che ancora rimane da fare per rispondere alle esigenze dei cittadini delle zone del sisma, il commissario chiarisce che “resta da ottenere la proroga per altri tre anni per il pagamento delle tasse e una norma primaria che sospenda i mutui sulle case inagibili, come stabilito dall’ordine del giorno votato ieri dall’assemblea legislativa”. Per Errani si tratta, però, di temi “già posti al Governo precedente”, e che verranno ripresentati “al nuovo governo che ha ottenuto la fiducia solo ieri”.

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