10 mar. – L’appello è rivolto direttamente ai bolognesi: “Tutti devono fare la loro parte per salvare il Teatro Comunale”. L’invito arriva dal commisario Anna Maria Cancellieri al termine dell’approvazione del bilancio 2011 dell’ente, che si lascia alle spalle un anno travagliato di lotte sindacali e e di controversie con l’ex sovrintendente Marco Tutino. “Ho preso l’impegno di andare a trovare quando sarà nominato il nuovo ministro della cultura e dovremo fare una forte azione di movimentazione a livello nazionale” è il programma del commissario, che non dice no a proposte di azionariato popolare o a iniziative per raccogliere fondi e promette battaglia anche in Regione e Provincia per “sensibilizzare” alla difesa del Teatro Comunale. Cancellieri vorrebbe una legge speciale di finanziamento per il 250 anni del Comunale che cadranno nel 2013.
Proprio in Regione, però, tira aria di tempesta. L’assessore alla cultura Massimo Mezzetti si scaglia contro il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ha predisposto un ulteriore taglio di 27 milioni al Fondo Unico per lo Spettacolo, il Fus. Il taglio, dice Mezzetti, “è l’ennesimo atto irridente e sprezzante nei confronti di un mondo della cultura già messo in ginocchio” e Tremonti dimostrerebbe una “volontà vendicativa nei confronti della cultura stessa e una totale ignoranza riguardo alla sua incidenza positiva sull’economia” continuando a decurtare il fondo. Il commento dell’assessore Mezzetti è chiaro e inequivocabile: “Il settore culturale e gli assessori regionali dovrebebro invitare il responsabile dell’Economia a far compagnia a Bondi, ormai in procinto di lasciare il Ministero”.
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