Khaled Al Khamiss è un giornalista, produttore e scrittore egiziano. In questo suo primo libro ha raccolto le voci di decine e decine di taxisti della sua città: il Cairo.
L’autore nei nostri studi
E’ una megalopoli di diciotto milioni di abitanti, dove il tasso di inquinamento è uno dei più alti del mondo e gli ingorghi bloccano completamente le strade.
Khaled Al Khamissi è venuto nei nostri studi di passaggio da Bologna. Ha scelto di raccontare la vita della strada perché lo considera uno spazio rappresentativo della società. “Nella strada si è più liberi, ha detto lo scrittore, la libertà della strada ci porta realmente a comprendere la società”. L’Egitto sta attraversando una grave crisi economica: “La Banca Mondiale nelle sue statistiche parla del 58% della popolazione che vive al di sotto della linea della povertà, due dollari al giorno. Il governo parla di crescita annuale del PIL pari al 7% ma questo 7% non si sente nella strada, il popolo non ha la capacità di sopravvivere”. Al Khamissi individua nella mancanza di speranza il sentimento più diffuso tra gli egiziani: “Quando il popolo perde la speranza è il peggio del peggio. Molte persone vogliono emigrare perché hanno perso la speranza e questo è molto pericoloso.” Sull’opposizione al regime di Osni Mubarak Al Khamissi si esprime così: “Il Presidente Mubarak è riuscito a soffocare ogni potere politico in Egitto, anche il suo. Tutti i partiti politici sono debolissimi, oggi. Credo che Mubarak abbia preso l’acqua del Nilo, l’abbia messa nell’anima del popolo egiziano e il popolo egiziano è diventato come una salsa…con troppa acqua, senza gusto, senza colore, senza odore…questo è terribile. Da 3 o 4 anni c’è un movimento generale, nuovo, nelle fabbriche, nelle università, nelle strade…ma senza progetto, senza leaders.
Khaled Al Khamissi “Taxi, Le strade del Cairo si raccontano” (Editrice il Sirente)
Per ascoltare tutta l’intervista clicca taxicairo.
E’ una megalopoli di diciotto milioni di abitanti, dove il tasso di inquinamento è uno dei più alti del mondo e gli ingorghi bloccano completamente le strade.
Khaled Al Khamissi è venuto nei nostri studi di passaggio da Bologna. Ha scelto di raccontare la vita della strada perché lo considera uno spazio rappresentativo della società. “Nella strada si è più liberi, ha detto lo scrittore, la libertà della strada ci porta realmente a comprendere la società”. L’Egitto sta attraversando una grave crisi economica: “La Banca Mondiale nelle sue statistiche parla del 58% della popolazione che vive al di sotto della linea della povertà, due dollari al giorno. Il governo parla di crescita annuale del PIL pari al 7% ma questo 7% non si sente nella strada, il popolo non ha la capacità di sopravvivere”. Al Khamissi individua nella mancanza di speranza il sentimento più diffuso tra gli egiziani: “Quando il popolo perde la speranza è il peggio del peggio. Molte persone vogliono emigrare perché hanno perso la speranza e questo è molto pericoloso.” Sull’opposizione al regime di Osni Mubarak Al Khamissi si esprime così: “Il Presidente Mubarak è riuscito a soffocare ogni potere politico in Egitto, anche il suo. Tutti i partiti politici sono debolissimi, oggi. Credo che Mubarak abbia preso l’acqua del Nilo, l’abbia messa nell’anima del popolo egiziano e il popolo egiziano è diventato come una salsa…con troppa acqua, senza gusto, senza colore, senza odore…questo è terribile. Da 3 o 4 anni c’è un movimento generale, nuovo, nelle fabbriche, nelle università, nelle strade…ma senza progetto, senza leaders.
Khaled Al Khamissi “Taxi, Le strade del Cairo si raccontano” (Editrice il Sirente)
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