25 ago. – I tagli alla scuola si sentono anche nella struttura penitenziaria della Dozza. Gli insegnanti sono stati ridotti e la sezione femminile è senza scuola media. Lo fa sapere in una nota l’avvocato Desi Bruno, garante dei diritti delle persone private della libertà personale, che ha ricevuto una segnalazione dalle rappresentanze sindacali unitarie dell’Istituto superiore Keynes di Castel Maggiore e dell’Istituto Comprensivo n. 10, che gestiscono rispettivamente i corsi di scuola superiore e quelli di scuola primaria e media nella Casa circondariale. «Negli ultimi anni – rileva Bruno – è in atto una riduzione progressiva del numero degli insegnanti che ha portato ad un peggioramento dell’offerta di istruzione e formazione all’interno del contesto carcerario, con relativa compressione del diritto all’istruzione delle persone ristrette».
La garante auspica «che gli attori istituzionali che si occupano dell’offerta scolastica in carcere sappiano porre in essere ogni più opportuno e tempestivo intervento, assicurando alle persone detenute il diritto alla formazione e all’istruzione, e non una offerta residuale in quanto persone svantaggiate».
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