Strage di Crevalcore, lunedì la sentenza
Il 7 gennaio 2005 lo scontro tra un treno merci e un interregionale causò la morte di 17 persone. Per il Pm Cieri, che ha chiesto l’assoluzione dei 10 imputati, la causa fu un errore umano. Il sindacato Orsa ha organizzato un sit-in davanti alla Procura dalle 9,30.

10 mag. – Domani si terrà l’udienza conclusiva del processo per la strage ferroviaria di Crevalcore. Nell’incidente, avvenuto il 7 gennaio 2005, persero la vita 17 persone.
Nel processo, che si celebra con rito abbreviato, sono imputati tre dirigenti nazionali delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, Michele Mario Elia e Giancarlo Paganelli, e altri sette dirigenti locali di RFI.
La tesi sostenuta in aula dal Pm Enrico Cieri è che la strage sarebbe stata frutto soltanto di un “errore umano” da parte del macchinista, che non vide i semafori rossi. Per questo il Pm ha chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati.
Le parti civili, il sindacato Orsa Macchinisti Uniti dell’EmiliaRomagna, i rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e i parenti delle vittime, chiedono la condanna di tutti gli imputati tranni i due dirigenti di movimento a Bologna. Per loro sono responsabili di non aver garantito la messa in sicurezza della linea ferroviaria Bologna – Verona.
Ascolta il servizio realizzato da Daniele Fisichella e Chiara Ronzanistrage-crevalcore
Domani i rappresentanti del sindacato Orsa hanno indetto un sit-in a partire dalle 9,30 davanti alla Procura della Repubblica in Piazza Trento e Trieste.