15 ott. – Alla vigilia della Makers Faire di Roma Pensatech torna a parlare del mondo dei makers, gli artigiani digitali. Questa volta abbiamo dato voce a chi usa lo strumento principe dei makers, la stampante 3D, per studiare l’arte. Abbiamo scelto due startup di makers archeologi. 3D Archeo Lab è un’associazione culturale di Roma che vuole ampliare il bacino dei musei, migliorando la fruizione delle collezioni attraverso soluzioni tecnologiche low cost per superare le barriere geografiche, fisiche e culturali. Un esempio lo possiamo trovare al museo nazionale etrusco di Marzabotto dove gli archeologi hi tech stanno creando modelli tattili per permettere ai non vedenti di toccare il museo.
L’ABA FabLab, a Perugia, nasce dalla collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e la Fabula Animations. In coda alla trasmissione si parla anche del movimento di protesta “Makers Fair per chi?”
In studio Giovanni Stinco.
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