La protesta degli ambulanti all’ingresso del parco della Montagnola
Bologna, 14 sett. – “Sono sempre gli stessi 30 a spacciare: la Montagnola è diventata il centro dello spaccio, di furti e di violenza.” Così parla Roberto Stampone, ambulante di 50 anni che lavora nel mercato della Montagnola. Davanti a Piazza VIII Agosto si tiene la protesta di una trentina di persone, tra ambulanti e cittadini, contro gli spacciatori che agiscono vicino alle bancarelle. Con un megafono alla bocca espongono le ragioni della loro presenza, una signora sventola un tricolore e altre persone hanno dei cartelli in mano che dicono: “Vogliamo sicurezza, protezione, aiuto”. Sostengono di essere diventate “vittime nella loro stessa città” e di non sentirsi più al sicuro sul luogo di lavoro. Invitano i cittadini a “riprendersi il proprio territorio e a rispettarlo”.
Nell’annunciare la manifestazione gli ambulanti avevano anche parlato di una manifestazione “con bastoni”, che però non si sono visti. “I bastoni? Solo una provocazione, per farci sentire e vedere”, dice Marco, 40 anni e anche lui ambulante del mercato. “Vengono a spacciare tutti i venerdì e tutti i sabati davanti al parco e poi si spostano in via Maroncelli, che è una piazza di spaccio internazionale. Abbiamo fatto un esposto in Questura e in Comune, ma ora siamo un po’ stanchi”. A questo, Stampone aggiunge che “il questore ci ha detto che collaborerà con noi e vedremo come risolvere il problema. Noi richiediamo un presidio fisso con 4 agenti e un cane antidroga. Questa volta siamo pacifici, ma la prossima non staremo a guardare”. Stampone racconta di quella volta che ha “dovuto accompagnare una mamma e suo figlio all’asilo che c’è all’interno del parco perché avevano paura”.
C’è anche chi dice di aver subito numerose violenze verbali da parte degli spacciatori. “Ho presentato 17 denunce, molte di queste per aggressioni verbali”, racconta Natascia. “Noi chiediamo un presidio fisso di forze dell’ordine per avere un punto di riferimento quando succedono episodi di violenza. Siamo qui a lavorare non a fare la guerra, quello dei bastoni era solo un espediente, continueremo a rompere le scatole. L’assessore Aitini si è reso molto disponibile e ci è venuto incontro per risolvere la situazione”.
Hakim, marocchino di 60 anni, è invece un ex-abitante della zona della Montagnola: “La situazione qui è brutta, piena di spacciatori e delinquenti, e la zona ha bisogno di polizia, di controlli”.
Damiano Musella
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