14 nov – Il divieto vale per la sala prove, non per la chiesa. E così il coro gay Komos potrà tornare, almeno per una sera, a cantare nella parrocchia di San Bartolomeo, resa off limits dall’arcivescovo Carlo Caffarra.
Il prossimo 21 novembre infatti il coro si esibirà all’interno di una rassegna organizzata dall’associazione “Le voci del Reno” assieme al coro parrocchiale e la corale Quadriclavio. Komos era stato accolto per le prove dalla chiesa e dal parroco don Nildo Pirani a luglio e cacciato a settembre dopo un messaggio di Caffarra che ricordava l’esistenza di un documento della Congregazione per la dottrina della fede suglio omosessuali del 1986, firmato dall’allora cardinale Ratzinger. “Nulla proibisce di cantare in chiesa, altro è fare le prove” si è limitato a dire don Pirani, che annunciò al coro il dietrofront “con dispiacere”.
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