Foto originale su Cakehead Loves via photopin cc
Bologna, 17 ott. – Nel mondo dei social network nascono nuove piattaforme ogni giorno ed altrettante muoiono o cadono nell’oblio. Da quelle più serie dedicate al mondo del lavoro, a quelle più assurde dedicate ai gatti, ai baffi, agli indossatori di pannolini (!).
A volte capita che uno di questi nuovi social network salga alle cronache per il numero di iscrizioni improvvise che riesce a raccogliere. E’ il caso, l’ultimo in ordine cronologico, di Ello, presentato come l’anti-Facebook, con maggiore attenzione alla privacy rispetto al colosso di Palo Alto. E’ davvero così?
Secondo Carola Frediani (@CarolaFrediani), che ha dedicato un articolo su Wired, la situazione è più complessa. Di fatto Ello non ha, è vero, la pubblicità come Facebook, ma è ancora in cerca di un suo modello di business. E sulla privacy ha ancora delle lacune.
Facebook era durante le rivolte in nordafrica del 2011 anche il social network usato dai movimenti. Durante le proteste di questi giorni ad Hong Kong però il modello usato dai manifestanti è quello di una comunicazione tra smartphone. Ci spiega come Arturo Filastò (@Hellais) di GlobalLeaks.
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