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Bologna, 26 Mar. – Inquinamento e aria che si respira tra i banchi di scuola. A due settimane dai risultati del monitoraggio promosso dalla rete civica Aria Pesa, il Comune annuncia un’altra indagine, che verrà questa volta condotta da Arpae per rilevare ancora la qualità dell’aria nelle aree scolastiche, con una specifica attenzione all’indoor. Mentre Aria Pesa analizzava i valori del biossido di azoto NO2 negli ambienti scolastici tra giardini e ingressi, facendo emergere che nel 40% dei casi i valori sono superiori ai limiti di legge, l’Agenzia europea per l’ambiente sviluppava un progetto di concerto con le agenzie degli Stati membri al fine di misurare i livelli di biossido di azoto attraverso campionatori passivi nelle scuole: del tutto simile quindi alla campagna civica bolognese.
Per questo la città di Bologna assieme ad Arpae cercherà di attribuire un valore aggiunto al monitoraggio, come spiega dall’assessora all’Urbanistica Valentina Orioli, attraverso “rilevamenti più precisi sulla qualità dell’aria indoor”. Specificando che il lavoro di Aria Pesa è stato “facilitato dal Comune”, Orioli ha aggiunto che ora quei risultati “dovranno essere elaborati e validati dal punto di vista scientifico”. Sebbene sembrino però in linea con il quadro di conoscenze disposto dalla rete regionale. “Certo è che le scuole sono aree sensibili – ha precisato l’assessora, rivolgendosi ai genitori preoccupati – e quindi meritano una nostra attenzione specifica. Non dimentichiamo che in passato il Comune ha delocalizzato alcune scuole, quindi da parte nostra c’è tutta la disponibilità a un confronto con i genitori”.
Vanes Poluzzi, dirigente responsabile di Arpae per la qualità dell’aria cittadina, precisa che il progetto rientra nel Clean Air For Europe programme e che il monitoraggio dell’aria indoor “sarà un approfondimento peculiare su Bologna, sia su cosa capita dentro le scuole, sia fuori dalle scuole. Un grande valore aggiunto, dunque. Bologna dovrebbe diventare un laboratorio molto interessante dal punto di vista scientifico”. Le scuole verranno selezionate “nei prossimi tempi” dal gruppo di lavoro congiunto del Laboratorio Aria, che stabilirà sia gli istituti che i punti in cui verranno posizionati i campionatori. “Le prime campagne dovrebbero partire con l’inizio del prossimo anno scolastico, in autunno” e l’obiettivo sarà quello di “sensibilizzare il più possibile gli studenti, i professori e i genitori”.
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