Crevalcore (Bologna) – centro storico – aprile 2014
Bologna, 28 apr. – Più flessibilità alla rinascita dei centri storici e urbani colpiti dal sisma del maggio 2012. E’ lo scopo delle misure varate dal commissario per il terremoto, Vasco Errani. Tra le novità, la possibilità per gli immobili privati di essere venduti e messi a disposizione con canoni agevolati e quella, per i proprietari di strutture gravemente danneggiate, di delocalizzare in un’altra zona della città con un contributo pari a quello per l’edificio colpito che dovrà essere ceduto al Comune. Dalla Giunta, inoltre, sono stati approvati 11 milioni per la cosiddetta città pubblica: marciapiedi, strade e piazze. “Ciò che stiamo facendo – ha detto l’assessore alle infrastrutture, Alfredo Peri – è dare risposte diverse ad esigenze diverse sapendo che nei territori ci sono situazioni varie. Dobbiamo aggredire quel tipo di domanda con risposta più incentivante”. L’assessore ha spiegato come i programmi di intervento si articolino uno sull’altro su scale di varia grandezza, partendo dal Piano strategico per l’intera area, che contiene tutta l’attività di ricostruzione. “Scendendo di scala, c’è il programma d’area per quei territori che hanno avuto conseguenza più rilevanti e che hanno un piano della ricostruzione che interviene sulla ridefinizione della pianificazione urbanistica. Dentro al programma d’area, e scendendo ancora il programma contiene il piano organico”, fino al dettaglio delle singole problematiche. Il piano organico previsto dall’ordinanza è un documento programmatico-operativo che delinea la strategia generale e definisce l’insieme delle azioni che il Comune, insieme agli altri soggetti pubblici e privati, intende attivare per la rigenerazione degli ambiti urbani, la rivitalizzazione delle funzioni economiche, sociali e amministrative e all’aumento dei residenti. Per quanto riguarda i proprietari di alloggi gravemente danneggiati, questi avranno la possibilità di acquistare una nuova abitazione, in zone indicate dal piano organico, anziché riparare la vecchia che verrà ceduta in cambio al Comune. Viene poi disciplinato l’acquisto, da parte di imprese, costruttori o altri soggetti, di immobili danneggiati che possono essere recuperati con un contributi a patto di affittare l’immobile a canone concordato. (ANSA).
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