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Si presenta il nuovo questore. “Antagonismo e microcriminalità le priorità”

Bologna, 20 apr. – “Non sono uno che parla molto, lo farò solo se necessario”. Si presenta così ai giornalisti il nuovo questore di Bologna Ignazio Coccia. Coccia lo ammette subito, le Due Torri le conosce poco, e in città c’è stato solo per le riunioni organizzate quando era direttore del Servizio centrale antiterrorismo, periodo durante il quale ha più volte incontrato “la prestigiosa Digos di Bologna”. Per questo i prossimi giorni saranno dedicati ad una serie di incontri istituzionali, a partire da quello col sindaco Merola. “Non sono formalità – dice Coccia – In Emilia non ho mai lavorato e per questo dovrò raccogliere indicazioni e impressioni dalle forze attività della comunità”.

Qualche idea su Bologna il nuovo questore se l’è però fatta. “E’ una realtà complessa, molto articolata. So che non sarà una passeggiata, ma mi è sempre piaciuto confrontarmi con sfide difficili”. Quando glielo chiedono le sfide che Coccia vede all’orizzonte sono due. “Antagonismo e criminalità diffusa“. Coccia elenca nell’ordine “gli anarchici, gli ex autonomi e gli ex disobbedienti. Le realtà antagoniste le conosco abbastanza, è una città ricca di fermenti, estremamente interessante e quindi sempre molto seguita a livello centrale”. “Non ci facciamo mancare niente  – dice sorridendo il questore chiudendo l’argomento ‘antagonismo’ – ma con molte di queste realtà si può tranquillamente dialogare”.

“Il mio compito – dice Coccia riprendendo un discorso più generale – sarà quello di verificare le azioni già messe in campo e se nel caso perfezionarle. Ricette eccellenti 2 anni fa oggi potrebbero essere riviste. So che ci sono sempre nuove emergenze e controllerò che tutte le nostre risorse siano messe in campo”.

Sulla questione abitativa, uno dei problemi di Bologna, Coccia ricorda la sua esperienza di questore a Padova. “Nella mia carriera ho affrontato la questione. Penso di avere sempre dato una risposta molto incisiva, ma cercando sempre il dialogo con chi occupa. Alcune occupazioni si sono risolte pacificamente, in altre abbiamo messo in campo gli interventi necessari. So però che l’esigenza abitativa a Bologna è uno dei problemi più grandi, come sempre succede nella grandi città”.

Coccia, 59 anni, è entrato in polizia nel 1980 dopo la laurea in Giurisprudenza. Ha ricoperto incarichi a Roma e Milano e ha assunto l’incarico di direttore del Servizio centrale antiterrorismo, coordinando operazioni di contrasto al terrorismo interno e internazionale. Nel gennaio del 2014 è stato nominato Questore di Padova. Ora l’incarico a Bologna. Gestirà lui il dopo Stingone, suo predecessore in pensione da inizio a aprile.

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