La palazzina di via Mario de Maria in una foto del 2015
Bologna, 12 ott. – Dopo lo sgombero di ieri delle loro palazzine in via Mario de Maria, i proprietari hanno intenzione di demolire e ricostruire daccapo, una volta che torneranno in possesso degli immobili. A ristrutturarle “non ci penso minimamente”, ci ha detto Enes Baschieri, uno dei proprietari, perché l’edificio “è marcio”. Punto interrogativo sui tempi, “è sotto sequestro della Procura, poi dovrò fare un progetto”, spiega l’architetto.
Risponde poi alle accuse del presidente del Navile Daniele Ara, che individua in chi lascia le case sfitte aspettando che i prezzi salgano parte della causa del problema chiuso ieri dall’operazione di polizia che ha svuotato gli edifici ai civici 5 e 7.
Ma torna anche indietro nel tempo, al mancato accordo con la precedente amministrazione per l’utilizzo di quelle stesse palazzine occupate: “L’accordo c’era, serviva una firma e non me l’hanno data”, sintetizza, spiegando che non poteva accontentarsi dell’impegno preso dall’allora assessore al Welfare Amelia Frascaroli.
Dalla nuova amministrazione nessuno li ha contattati, dice Baschieri, l’ultimo contatto risalirebbe a novembre dell’anno scorso, quando propose di mettere a norma le palazzine e metterle a disposizione del Comune per un certo numero di anni, in cambio di un abbuono degli oneri concessori da pagare in caso di demolizione e ricostruzione.
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