Sgombero in vista, Crash propone al Comune: “Dateci l’ex Centrale del Latte”

Naufragata la trattativa con il privato per la

Radio Città del Capo - Sgombero in vista, Crash propone al Comune: “Dateci l’ex Centrale del Latte”

La trattativa tra il Laboratorio Crash e REV Gestione crediti, la società di Banca d’Italia proprietaria dello stabile ex Banca Etruria occupato dal collettivo nell’aprile 2018, è naufragata. “Annunciamo pubblicamente il rifiuto da parte dell’attuale proprietà dell’immobile- scrive il collettivo in una nota- di recepire positivamente la proposta di “custodia sociale” avanzata più volte in questi mesi”. E il collettivo sente sempre più vicino il rischio di uno sgombero, già richiesto dalla Procura lo scorso agosto. Per evitarlo, con tutte le complicazioni di ordine pubblico e materiale connesse, il collettivo rilancia sul piano politico e, forte anche del sostegno raccolto tra gli abitanti di Corticella, si propone di gestire uno degli immobili di proprietà comunale che il Laboratorio spazi ha indicato per le attività di interesse culturale e partecipativo. In particolare il collettivo ha messo gli occhi sull’ex Centrale del latte di via di Corticella 129 e, come spiega Fulvio Massarelli ai nostri microfoni intende rispondere all’avviso pubblico presentando un progetto di rigenerazione. “Dopo 15 anni di attività, attraverso diverse occupazioni di stabili dismessi e in disuso, siamo diventati veri e propri esperti di rigenerazione sociale” ha detto il portavoce di Crash.

L’avviso pubblico di palazzo d’Accursio è aperto alla partecipazione di associazioni legalmente riconosciute, di comitati costituiti ma anche di realtà informali, purché queste ultime siano disposte ad indicare il nominativo di un responsabile. E’ questa ultima strada che il Laboratorio Crash intende percorrere.

La scelta di Crash ha incontrato l’applauso di Daniele Ara, presidente del Quartiere Navile di cui Corticella fa parte: “Mi sembra una posizione intelligente e che il luogo individuato sia idoneo. Credo raccoglierà anche dei consensi”. Pur non condividendo il “metodo dell’occupazione” Ara riconosce al Laboratorio Crash “una serietà nel modo di agire e di porsi rispetto al territorio e alla comunità, che ha dimostrato una reale volontà di essere inseriti nel tessuto sociale del nostro quartiere senza pregiudizi e con una grande capacità di relazione”.