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“Sfondiamo i muri”. Un corteo, due anime. A Bologna arriva il Pride

Bologna, 19 giu. – Partirà dai Giardini Margherita il Pride di Bologna, la manifestazione a favore dei diritti lgbtqi che tutti gli anni porta in piazza decine di migliaia di persone. “Sfondiamo i muri”, il claim di quest’anno per un corteo che si pone l’obiettivo di combattere odio, violenza, indifferenza e oppressione. “Per continuare a ribellarci, per essere noi, per vivere come siamo e per essere libere di autodeterminarci”, dicono gli organizzatori che, nel documento politico, ricordano i moti di Stonewall del 1969. A firmare il documento politico il comitato organizzatore del Pride di Bologna, una serie di associazioni tra cui figurano Arcigay, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Orlando, Gruppo Trans.

Nel corteo di quest’anno sfilerà anche uno “spezzone indipendente“, con una propria piattaforma politica e che si presenta come un “nuovo percorso politico del movimento”. “Il B- Pride si presenta con lo slogan ‘Ascolta anche il lato  del movimento Lesbico Gay Bi Queer Inter-Trans+ (molto spesso si rivela il migliore…)’ e vuole riunire i gruppi queer e transfemministi con la parte meno rappresentata del movimento lgbt ufficiale: persone lgbtqi* migranti, richiedenti asilo e razzializzate, persone sieropositive, trans*, transgender e intersex, sex worker’, scrivono una serie di gruppi tra cui il Movimento Identità Trans, Plus e il Laboratorio Smaschieramenti. Due anime differenti dunque per il Pride bolognese, e due visioni politiche diverse”.

“La questione dei diritti civili non può essere sganciati dai diritti sociali e economici. Si fa un grande parlare della legge contro l’omotransfobia in Emilia-Romagna e questa è la prima preoccupazione del movimento lgbtqi mainstream, ma se non si ha una visione ampia che parla di lavoro, migranti e salute una legge di questo tipo sarà inefficace. Il nostro – riflette Goffredo, attivista del B-Side Pride – non sarà è un contro-Pride, ma vogliamo creare un processo politico auto-organizzato per dare linfa alla mobilitazione. Staremo dentro il Pride col nostro spezzone autonomo”.

“All’interno del Pride ci sono tante anime – ragiona invece Carla Catena di Lesbiche Bologna, associazione che fa parte del comitato del Pride – Io non parlerei di associazioni più o meno mainstream visto che nel B-Side troviamo il Mit e Plus, io direi piuttosto che siamo davanti ad un conflitto politico che va attraversato, ma il Pride resta di tutte e tutti”.

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