Categories: News

Scuola digitale. Quando la lim non basta

15 nov. – Se le classi 2.0 non bastano, ecco le classi 3.0. Il Governo ha presentato il nuovo Piano Scuola digitale: 35 azioni con un investimento complessivo da un miliardo e 200 milioni di euro.
Pensatech ha intervistato Damien Lanfrey, membro della Segreteria Tecnica del Ministro Giannini al Ministero per l’Istruzione.

Uno degli limiti emersi in questi anni, dopo il lancio del primo piano per le scuole 2.0, è stato concentrare l’attenzione più sugli strumenti che sulle competenze. Lanfrey promette che questa volte ci sarà una maggiore attenzione alla formazione e all’accompagnamento dei docenti in questo percorso. Per questo motivo è stata creata la figura dell’animatore digitale, uno per ogni scuola/istituto comprensivo, con un investimento di mille euro annuali cadauno.

Intanto bisogna ultimare il cablaggio delle scuole, con interventi che si pongono l’obiettivo del 100% di copertura anche se Lanfrey precisa: “non è una questione di ferro e tecnologia” ma di accesso ad ambienti per l’apprendimento. Quindi non “inserire troppa tecnologia ma creare ambienti innovativi ma che siano collaborativi”, quindi cambiare anche la didattica..

Un bando, tra quelli previsti da qui al 2017, è già partito: si tratta di 140milioni 25mila euro a in media, per la creazione di ambienti didattici per l’apprendimento digitale integrato. La lim in questi anni è stato un oggetto un po’ pesante e molto centrale, che catturava troppa attenzione. In realtà ne è stata data una sola per ogni scuola, spesso creando le condizioni per cui veniva utilizzata solo da una classe e con molte difficoltà: “basta una tapparella rotta per impedire di utilizzarla” ci scrive un’insegnante.
Come cambiare qdirezione? Per Lanfrey i nuovi bandi saranno “più sostenibili” cioè “ci deve essere un ammontare sufficiente per tutti”.

Sulla formazione agli insegnati Lanfrey parla di “competenze trasversali, che legano il digitale alla collaborazione, lavoro di gruppo, pensiero laterale, saper trovare soluzioni”. Quindi bisogna saper affiancare le competenze digitali “verticali” (il pensiero computazionale, pensare in digitale, cittadinanza digitale, conoscenze su informazione, privacy, strutture digitali, su come nascono le architetture digitali) alle competenze degli studenti. L’insegnante in questo ruolo diventa un facilitatore.

“Sembra un po’ un libro dei sogni” commenta Alex Corlazzoli, insegnate, giornalista e innovatore. Corlazzoli osserva che ancora “si insegna informatica e tecnologia un’ora a settimana”.

Download

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Definito come il BORGO D’AUTUNNO, è il posto più ambito d’Italia | Chi viene qui, farà nuove ferie GRATIS

Il borgo d'autunno d'Italia è solo uno e il motivo mette d'accordo proprio tutti. Spettacolo…

13 ore ago

Ufficiale – Arriva la moneta da 5 EURO | Scordatevi la banconota, se la beccate in giro non vi stanno truffando

La moneta da 5 euro è finalmente realtà per tutti. Per chi pensava fosse uno…

16 ore ago

Addio alla Carta Dedicata a Te, ora è UFFICIALE | Migliaia di famiglie disperate, c’è chi è già in coda alla Caritas

Purtroppo l'addio alla Carta Dedicata a Te è giunto davvero. Facciamo subito chiarezza e diamo…

20 ore ago

Nutella, MAI più | Questa l’alternativa più AMATA dagli italiani: costa la metà e la mangi senza sensi di colpa

Nutella una volta, ora la preferita dagli italiani è solo questa qui: cucchiaio o coltello…

22 ore ago

Ora solare, quest’anno CAMBIA TUTTO | Non sarà più lo stesso giorno, le lancette toccherà spostarle molto prima

Scordiamoci il solito cambio delle lancette, con l'ora solare di quest'anno, si modifica tutto. Scopriamo…

24 ore ago

Hai questa moneta in tasca? Stai per incassare oltre 100.000€, prepara i documenti per accendere il mutuo

Questa moneta può farti diventare ricco in pochissimo tempo. Controlla se è nella tua tasca…

2 giorni ago