26 ago. – Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna Marcello Limina pretende lealtà da parte dei presidi verso Mariastella Gelmini e bolla come «disdicevoli» le «dichiarazioni contro la politica del Ministero dell’Istruzione». Lo ha scritto il 10 agosto nella risposta alla lettera aperta in cui il deputato bolognese e coordinatore cittadino del Pdl Fabio Garagnani attaccava le dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi da Daniela Turci, consigliere comunale del Pd a Bologna e responsabile Scuola del partito, ma anche dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo 10.
Limina aggiunge di aver già incontrato Turci e di averle fatto presente «che era necessario si astenesse da simili giudizi sulla stampa ed in pubblico». «Nell’esercizio delle funzioni di dirigente scolastico – replica oggi la dirigente – non ho mai posto al centro del mio impegno né la critica né il dissenso rispetto alle “politiche” dei vari Ministri che si sono succeduti».
Soddisfatto Garagnani, che coglie l’occasione per rilanciare la sua idea di un controllo sui docenti attraverso la creazione di «un numero verde per raccogliere segnalazioni da parte dei cittadini e dei docenti sul
mancato rispetto della legalità nella scuola bolognese». Il deputato, inoltre, si rivolge ai cittadini perché «isolino docenti e dirigenti scolastici che si servono della cattedra per fare opera di propaganda politica».
La presa di posizione di Limina ha suscitato le reazioni di diversi esponenti del Pd e del sindacato.
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