Foto di Matteo Negri
Bologna, 13 mar. – E’ durato poco il grigio uniforme che aveva avvolto la facciata di Xm24 dove c’era il murales di Blu, cancellato ieri per volere dell’artista. Trasformato dalle pennellate dei volontari da opera d’arte a lavagna pronta all’uso, sul muro del centro sociale di via Fioravanti ora appare la scritta: “La felicità che mi era sempre stata negata, avevo il diritto di viverla quella felicità. Non me lo avete concesso e allora peggio per me, peggio per voi, peggio per tutti. Rimpianti sì ma in ogni caso nessun rimorso”. Il riferimento è alla vicenda della banda Bonnot narrata da Pino Cacucci in suo libro. In grande sotto la scritta appare la A cerchiata anarchica, in piccolo in basso a sinistra c’è invece un piccolo gatto stilizzato: “Il gatto blu non c’è più”.
Bologna #XM24 #BLU
In ogni caso nessun rimorso (quanto amore) pic.twitter.com/GtgshLLglq
— maysa moroni (@mormaysa) March 13, 2016
Resta, sopra la grande scritta, il frammento di murales che Blu e i volontari che lo hanno aiutato nell’opera di cancellazione hanno deciso di salvare: vi è raffigurato il Cassero di Porta Stefano, ex sede dei collettivi puntk e lgbt di Atlantide sgomberati nell’ottobre 2015.
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