Bologna, 28 gen. – Arrestato giovedì, il cordinatore nazionale dei Si Cobas Aldo Milani è uscito dal carcere di Modena. “Mi hanno teso una trappola, io non ho preso soldi”, ha detto a caldo Milani ricostruendo la vicenda in mezzo ai militanti del suo sindacato.
E’ accusato di estorsione assieme ad un consulente, Daniele Piccinini, che stava mediando tra il sindacato di base e l’azienda Levoni, da cui è partita la denuncia.
Il Gip di Modena Eleonora De Marco ha deciso per Piccinini gli arresti domiciliari, mentre per Milani è stato disposto un obbligo di dimora nel suo comune di residenza in Lombardia. Il gip ha convalidato gli arresti dei due indagati per concorso in estorsione.
“Abbiamo chiarito tutte le questioni su questa complessa vicenda sindacale e abbiamo fornito tutte la documentazione in possesso dei Si Cobas – ha spiegato l’avvocato che difende Milani, Marina Prosperi – Dopo di che Milani ha anche spiegato di essere estraneo al passaggio di somme di denaro. Abbiamo evidenziato che a nostro avviso non c’erano i presupposti per misure cautelari”.
Il leader dei Si Cobas arrestato per estorsione. Il sindacato: “Montatura della polizia”
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