Bologna, 13 nov. – Sono 10 i denunciati dalla Digos di Bologna per l’aggressione all’auto di Matteo Salvini durante la sua iniziativa elettorale contro il campo sinti di via Erbosa. Altri 3 sono stati denunciati per il pestaggio del giornalista del Resto del Carlino. Per il primo fatto tutti i 10 indagati rispondono di concorso in violenza privata avendo sbarrato la strada alla Volvo sui cui era il leader della Lega Nord; tre di loro, appartenenti al collettivo Hobo, sono inoltre accusati di danneggiamento e di porto di oggetti atti ad offendere. La Questura ha citato una cinghia, un casco e un oggetto contundente ancora non identificato.
Per l’aggressione a Enrico Barbetti denunciati 3 attivisti anarchici che graviterebbero intorno all’aula C autogestita di Scienze Politiche. “Ma su questo le indagini vanno avanti. Ormai abbiamo un’idea chiara del gruppo che ha seguito il giornalista”, aggiungono dalla Questura. “Il primo atto è stato inqualificabile e non poteva non avere risposta, il secondo vigliacco”, ha poi commentato il Questore Vincenzo Stingone esprimendo solidarietà al giornalista colpito. I tre anarchici denunciati sarebbero persone “conosciutissime” dalle forze dell’ordine. Per loro le accuse sono di violenza privata in concorso, ingiurie e minacce in concorso.
Non sono da escludere novità per quanto riguarda invece l’accelerata che l’auto di Salvini ha dato durante la fuga, rischiando di travolgere tre manifestanti. “La Digos sta lavorando assieme alla Procura e sta definendo tutto il contesto”, ha concluso Stingone senza voler aggiungere altro.
Le reazioni politiche. “Identificati e denunciati per violenza 10 degli aggressori anti-leghisti di Bologna. Sono ‘bravi ragazzi’ di un centro sociale, fra i 19 e i 28 anni. Bene, grazie alla Polizia: secondo voi ora ci sarà un giudice pronto a condannarli?”. Così il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini sulla sua pagina facebook.
“Bene, avanti cosi””, è il lapidario e soddisfatto commento del sindaco di Bologna Virginio Merola.
“Congratulazioni alle Forze dell’ordine per la repentina identificazione degli aggressori di sabato e per la continua azione a tutela della sicurezza pubblica. Ora liberiamo Bologna e l’Emilia-Romagna dai delinquenti”. Così il candidato alla presidenza della Regione per Lega Nord, Forza Italia e Fdi Alan Fabbri. “Chiediamo condanne certe, che siano di monito per tutti i delinquenti che pensano di poterla fare franca”.
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