17 lug. – La pista anarchica potrebbe non essere l’unica battuta dagli investigatori che si stanno occupando del tentativo di sabotaggio alla linea Alta Velocità Milano-Bologna. Il Procuratore capo Roberto Alfonso si mostra cauto: “Allo stato non abbiamo elementi per attribuire il fatto a determinati ambienti e persone” ha affermato. Il fascicolo contro ignoti è stato aperto con i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, danneggiamento e ostacolo alla libera circolazione sulla linea ferroviaria.
Alfonso sottolinea che, per il momento, “si possono avere delle idee visti i precedenti, ma non sono indicativi e risalire ad una matrice certa è solo ipotizzabile”. I ganci usati per bloccare le linee aeree sono diversi da quelli usati in passato e la cui costruzione è contenuta nel manuale “A ognuno il suo. Mille modi per sabotare questo mondo” , uno dei riferimenti anarchici nella rete. ”Se il fatto fosse riconducibile a certi ambienti” avverte comunque il procuratore “sarebbe il segno di una tensione che si alza”.
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