A Rimini il sistema fognario è uno e misto. Quando piove acque nere e bianche, che finiscono nelle stesse condutture, scaricano in mare.
Il Comune prevede ora lo sdoppiamento della rete in tutta la città, una vittoria per l’ Associazione “Basta merda in mare”. Il costo sfiorerà il miliardo di euro, da spalmare in venti anni.
Quando si aprono gli scarichi, sono tredici tra Torre Pedrera e il fiume Marano, Arpa avvisa del divieto temporaneo di balneazione con cartelli grandi come un A4 nei punti della spiaggia corrispondenti all’uscita delle acque. Non sempre sono notati dai turisti, che invece si accorgono della puzza e delle macchie nerastre che si diffondono dopo le piogge.
Enrico Bandini, giornalista del Fatto Quotidiano online, ha raccontato ai nostri microfoni questa situazione che risale agli anni 70.
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