Bologna, 9 set. – Anche Stefano Bonaccini risulta indagato nell’inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dei gruppi del consiliari in Regione Emilia Romagna. Lo ha confermato l’avvocato di Bonaccini, Vittorio Manes.
Lapidaria la nota diffusa poco dopo le 20 dal Partito Democratico dell’Emilia Romagna e firmata dallo stesso Bonaccini: “Ho appreso poco fa che la Procura sta svolgendo accertamenti anche sul mio conto e ho già comunicato, attraverso il mio legale Prof. Manes, di essere formalmente a disposizione per chiarire ogni eventuale addebito. Confido di poter dare al più presto ogni opportuno chiarimento“.
Bonaccini, segretario regionale del Partito Democratico e responsabile nazionale enti locali del Partito, è in corsa per le primarie del 28 settembre per la scelta del candidato del centro sinistra alla guida della Regione. Con lui, fino a questa mattina, erano in corsa anche Matteo Richetti e Roberto Balzani. Il deputato renziano, anche lui indagato per peculato nell’inchiesta della Procura sulle spese dell’Assemblea regionale, ha però deciso di ritirarsi dalla competizione. Alla base del ritiro di Richetti ci sarebbero motivi personali e non la notizia dell’indagine: “L’inchiesta non c’entra” ha detto l’avvocato di Richetti Gino Bottiglioni.
Dallo staff di Bonaccini fanno sapere che andrà avanti e che non rinuncerà alla sfida del 28 settembre.
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