Referendum private. I garanti dicono “No”

Quesito non ammissibile per il collegio dei garanti del Comune che si è spaccato: 3 a 2. Hanno votato a favore della domanda che il Comitato articolo 33 voleva fare ai cittadini sui finanziamenti comunali alle scuole dell’infanzia private i prof. Alleva e Endrici.
Alleva:

Radio Città del Capo - Referendum private. I garanti dicono “No”

29 giu. – Quesito non ammissibile per il collegio dei garanti del Comune che si è spaccato: 3 a 2. Hanno a votato a favore della domanda che il comitato articolo 33 voleva fare ai cittadini sui finanziamenti comunali alle scuole dell’infanzia private i prof. Piergiovanni Alleva e Giovanna Endrici. Il referendum proposto era consultivo. Il tribunale di Bologna li aveva obbligati a decidere sull’ammissibilità, con un’ordinanza, proprio entro il 29 giugno.

Antonio Carullo e Roberto Nania, in quota centrodestra, e Girolamo Sciullo, nomina di garanzia di area centrista, hanno sostenuto l’inammissibilità del quesito citando l’articolo 118 della Costituzione, la legge nazionale 62/2000 “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”, le leggi regionali 26/2001 e 12/2003 e altre leggi. Per loro, in sostanza, il Comune è tenuto a sostenere economicamente le scuole dell’infanzia paritarie perché parte integrante del “sistema nazionale dell’istruzione”.

Una posizione totalmente sbagliata secondo i garanti Endrici e Alleva che hanno voluto mettere nero su bianco le proprie posizioni discostandosi dal giudizio della maggioranza. Per i due garanti il quesito era pienamente ammissibile, soprattutto, perché si trattata di un referendum consultivo e quindi non automaticamente vincolante.

Per Alleva, inoltre, sostenere che i comuni siano obbligati a finanziare gli istituti privati paritari è “paradossale , per non dire surreale“. “Siamo al trionfo della scuola confessionale” è stato il commento ai nostri microfoni del professor Alleva.

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