Radio Espresso. Venerdì 30 agosto 2019
Cosa punta ad ottenere Johnson con la sospensione del Parlamento e come inizierà l’anno per i lavoratori della scuola in Italia: le interviste al giurista Martinelli (Bicocca) e a Pascarella di Flc-Cgil

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30 ago. – In apertura, la Brexit e la richiesta di sospensione del Parlamento innescata dal premier britannico Boris Johnson, poi approvata dalla Regina. “La prorogation ha un obiettivo strategico – spiega Claudio Martinelli, docente di Diritto pubblico comparato all’Università Bicocca di Milano – e fa sì che il suo utilizzo in questa circostanza sia molto discutibile. Johnson vuole evitare che il Parlamento legiferi sul tema Brexit, in particolare per scongiurare l’ipotesi del no deal. Vuole avere le mani libere per convincere l’Unione Europea a rinegoziare il trattato di uscita e nel caso in cui non ci riuscisse, procedere alla Brexit il 31 ottobre anche con un non accordo”. Nel frattempo monta la protesta, con una petizione che ha superato 1,5 milioni di firme e tre ricorsi urgenti, già respinti.
A seguire, la riapertura delle scuole, che sarà “all’insegna dell’aumento delle supplenze”, come denuncia Manuela Pascarella del Centro nazionale Flc-Cgil. “Calcoliamo che le supplenze annuali saranno più di 100mila, un aggravio di lavoro per le scuole e una mancanza di continuità didattica per le classi” A questo, si aggiungono diversi nodi da sciogliere, tra cui “la vertenza dei diplomati magistrali, che ancora non è risolta. Una parte di queste insegnanti grazie al concorso straordinario hanno avuto la nomina definitiva a tempo indeterminato, ma un’altra parte rimane in carica con un posto ballerino perché quando arriverà la sentenza di merito del Tribunale, queste maestre decadranno dall’impiego. Possono fare la domanda per essere inserite nelle graduatorie d’Istituto e continuare a lavorare con una supplenza ma il danno arrecato rimane”.