Bologna, 22 set. – I cinquanta abitanti delle ex scuole Ferrari di Bologna, occupate da Asia-Usb nell’aprile 2013, sono da ormai 40 giorni senza luce e acqua, costretti a fare la spola con secchi e bottiglie dall’edificio occupato di via Toscana alla vicina fontanella. “Io ho la bombola del gas e quindi posso scaldare l’acqua così – spiega Stefano, muratore originario della Romania e ora disoccupanto e occupante – ma c’è chi mette le bottiglie sul davanzale al sole”. Stefano ci ha raccontato la sua storia, e ha aggiunto: “Sta arrivando l’inverno, abbiamo paura. Come si fa a vivere così?”
“Ognuno di noi fa almeno un viaggio al giorno”, dice un occupante in un video degli allievi della Scuola di giornalismo di Bologna. Carisbo, proprietaria dell’immobile, fa sapere che non ci sono novità rispetto a quando già detto ad agosto. Nessun disponibilità quindi ad allacciare le utenze, dopo che il Comune ha deciso di chiudere i rubinetti e staccare la luce perché, questa la spiegazione, Palazzo D’Accursio non è più nelle condizioni di pagare per utenze legate a immobil di proprietà altrui, ed è il caso delle ex Ferrari.
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