Bologna, 26 set. – Non più solo indagini a reato compiuto, presto sarà il sistema informatico a segnalare alle forze dell’ordine i casi sospetti tra i dati delle imprese di Bologna. E’ quanto previsto dal nuovo protocollo per la legalità firmato dal Prefetto Ennio Maria Sodano e il presidente della Camera di Commercio Giorgio Tabellini.
I dati della Camera di Commercio sono in gran parte pubblici, ma spesso gli investigatori li utilizzano solo a seguito della notizia o del sospetto di un reato, ora invece l’approccio sarà quello della prevenzione. Il protocollo firmato oggi a Palazzo Caprara consente alle forze dell’ordine di avere accesso ai sistemi di interrogazione del sistema informatico della Camera di Commercio ma, dice Sodano, “è un primo passo”.
Il prossimo sarà una gestione più approfondita dei big data che permetta di segnalare in anticipo i casi sospetti. Il Prefetto fa un esempio: “Se un vecchietto di 90 anni ha intestate 30 imprese il sistema lo segnala come possibile prestanome“, oppure ripetuti passaggi di proprietà, o l’affacciarsi di “personaggi che destano allarme” saranno segnalati dal sistema.
Il progetto è quindi quello di produrre una griglia di parametri grazie ai quali, quindi, sarà il sistema informatico stesso a lanciare degli alert e mettere sull’avviso gli investigatori che “qualcosa non funziona”.
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