Bologna, 24 feb. – Il fatto che non ci sia più un ministero dell’Integrazione è un segno di “disattenzione del governo rispetto ai temi dell’immigrazione”. Così Bazir Sene, del Coordinamento migranti , che questa mattina, nel cortile di Palazzo D’Accursio, ha presentato la manifestazione che si svolgerà a Bologna l’1 marzo. Il concentramento è previsto dalle 15 in piazza dell’Unità e sono attesi partecipanti anche da altre province.
“Migranti: su la testa!”, è l’invito del volantino che lancia la mobilitazione, facendo propria la battaglia dei facchini delle cooperative della logistica. No allo sfruttamento dei migranti, abolire la Bossi-Fini, chiudere i centri di identificazione e di espulsione, slegare il permesso di soggiorno dal contratto di lavoro, la cittadinanza ai figli dei migranti, una legge sul diritto d’asilo che tuteli realmente richiedenti e rifugiati, l’accesso universale alle cure sanitarie e all’istruzione – sono da anni le richieste dei migranti, a cui quest’anno si aggiunge con forza il no alle classi composte solo da alunni stranieri, dopo l’esperienza delle scuole Besta di Bologna dove la classe di soli stranieri creata alcuni mesi fa è ancora attiva.
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