7 apr. – Rimangono tesi i rapporti tra Cgil e Cisl sulla festa del Primo Maggio a Bologna e sembra sempre più lontana la possibilità che la celebrazione di piazza Maggiore sia unitaria. Questa mattina è andato in scena un botta e risposta a distanza tra i leader locali delle due confederazioni.
Il primo a prendere la parola è stato il numero uno della Cisl Alessandro Alberani che ha lanciato un ultimatum alla Cgil perché torni indietro sulla scelta di celebrare in solitaria la festa dei lavoratori. La Cisl dà tempo fino a lunedì prima di partire con una serie di iniziative, “di basso profilo” ha detto Alberani: “Tappezzeremo la città di manifesti per spiegare lo strappo della Cgil“, “bloccheremo i tavoli di contrattazione sociale nei comuni di tutta la provincia” e, da ultimo, “scriveremo una lettera ai grandi democratici di questa città, Zangheri, l’Anpi per dimostrare chi è davvero per l’unità sindacale“. Alberani ha sconsigliato i più “focosi” dei suoi di andare in piazza Maggiore quel giorno: “Vogliamo evitare problemi all’ordine pubblico“. Intanto la Cisl mette le mani avanti e prenota tutte le piazze per il primo maggio del 2012. Alla base della decisione della Cgil, secondo la Cisl, non ci può essere il contratto della fiera.
E in parte, Danilo Gruppi, numero uno della camera del lavoro, conferma: “Capiamoci bene: è la Cgil la vittima“. Il riferimento di Gruppi è ai contratti, da quelli Fiat di Pomigliano e Mirafiori a quello nazionale del commercio, firmati da Cisl e Uil senza, “e contro” sottolinea Gruppi, la Cgil. Pur ribadendo la volontà di utilizzare il palcoscenico del Primo Maggio in piazza Maggiore per lanciare lo sciopero generale in programma il 6 maggio, Gruppi propone una mediazione: “Non credo avremo bisogno di tutte e tre le piazze (Maggiore, del Nettuno e VIII agosto, prenotate, come ogni anno, dalla Cgil). Piazza VIII agosto è libera, è perfettamente a disposizione di chi la vuole utilizzare. La Cgil non è un’organizzazione dispettosa“.
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