28 set.- Ancora peggio delle previsioni. Alle primarie del Pd sono andati a votare in 58.119 per scegliere il candidato del centro sinistra alle prossime elezioni regionali. Ha vinto Stefano Bonaccini con il 60,93% dei voti ma Roberto Balzani ha raggiunto il 39,07%. Un risultato che l’ex sindaco di Forlì ha salutato con enorme soddisfazione facendo capire che la sua corsa non si ferma qui. “Il risultato delle primarie lo considero un clamoroso successo personale, all’inizio non era pronosticabile per me un risultato così alto – ha detto – con Bonaccini ci confronteremo sui programmi, spero che non siano troppo in continuità con quelli di Vasco Errani, ma da parte mia c’è tutta la volontà di collaborare per far vincere il centrosinistra”.
Il risultato che fa più pensare è quello della scarsa affluenza. Nell’ultima consultazione, quella stravinta da Matteo Renzi nel dicembre 2013, andarono a votare in più di 350 mila. Prima del voto qualcuno tra i dirigenti dem aveva fissato l’asticella della soddisfazione a 200mila. Tante le possibili motivazioni: poco tempo per la campagna elettorale, troppo tentennamento per decidere i candidati, l’inchiesta sulle spese pazze dei consiglieri regionali che ha visto indagati Matteo Richetti che si era candidato e poi sfilato e lo stesso Bonaccini.
Le prime parole di Bonaccini a risultato certo: “Ovviamente sono molto contento, orgoglioso e onorato di questa responsabilità che mi hanno consegnato gli elettori. Mi ha appena scritto Matteo Renzi e sono stato al telefono un po’ con tutti i nostri dirigenti della regione”.
Bonaccini ha fatto il pieno di consensi in quasi tutte le province tranne ovviamente Forlì dove ha trionfato Balzani.
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