Bologna, 22 mar. – Il primissimo round del congresso Pd a Bologna e dintorni se lo aggiudica, anche un po’ a sorpresa, Matteo . Nel circolo di Castel Maggiore ieri ha battuto Andrea Orlando: 67 preferenze per l’ex premier, 54 per il Guardasigilli e una sola per Michele Emiliano.
Dunque, 55% per il segretario uscente, contro il 44,2% di Orlando e lo 0,8% del governatore della Puglia. E Castel Maggiore non e’ un ‘feudo’ renziano: alle ultime primarie per la scelta del candidato sindaco Belinda Gottardi ha battuto, seppur di poco, Francesco Baldacci (suo futuro vicesindaco). Il voto a Castel Maggiore e’ l’antipasto del congresso bolognese che ora si apre in tanti altri circoli, ma c’è chi vede l’esito di ieri sera come di buon auspicio per : il suo consenso è più radicato nel partito di quel che si pensi, ha detto proprio ieri Filippo Taddei.
“ha vinto in una Stalingrado d’Italia”, dove i vertici politico-amministrativi sono per Orlando, si dicono dandosi di gomito oggi i sostenitori dell’ex premier. A Castel Maggiore si deve votare negli altri due circoli ora: quello di Primo Maggio e quello di Trebbo che esprimono rispettivamente un e tre rappresentanti alla convenzione provinciale; quello di Castel Maggiore ne elegge invece nove.
La soddisfazione dei renziani. “I risultati dei primi congressi di circolo tenuti in questi giorni ci soddisfano perché danno il segno che la nostra proposta con Matteo Renzi sta trovando radici solide nei circoli: da quelli europei, a quelli territoriali e di provincia, ai circoli sui luoghi di lavoro”. Così il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, arrivando a Montecitorio.”Bene i primi dati in una regione essenziale come l’Emilia Romagna- aggiunge- e buoni i riscontri in Toscana, a partire da contesti storici per il radicamento della sinistra come l’empolano e dal voto assai significativo del circolo Pd all’Hitachi di Pistoia dove i lavoratori ci hanno sostenuto addirittura con l’85% dei consensi. Naturalmente siamo solo alle prime battute del voto dei circoli e già nelle prossime ore intensificheremo il nostro impegno per coinvolgere ancora di più e sempre meglio i nostri iscritti. La partecipazione diffusa e vera, per tutto il Pd, non è un optional ma uno strumento essenziale che ci qualifica e ci rende unici”.
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