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“Preferiva la trincea alla torre d’avorio”. Nicola Lagioia ricorda Andrea Camilleri, scomparso oggi

Bologna, 17 lug. – Si è spento oggi all’età di 93 anni lo scrittore e regista Andrea Camilleri. Un gigante della letteratura italiana e un personaggio amato da lettori di tutto il mondo.

A ricordarlo ai nostri microfoni è Nicola Lagioia, scrittore e direttore del Salone del libro di Torino:

“Camilleri è stato lo scrittore italiano più famoso al mondo, circondato dall’affetto di milioni di lettori, in Italia e all’estero. Si è inventanto una lingua, un misto di italiano e siciliano sui cui in pochi all’inizio avrebbero scommesso, anzi all’inizio i suoi colleghi gli dicevano che sarebbe stato troppo di nicchia, che non avrebbe venduto”

E invece di libri ne ha venduti eccome Andrea Camilleri, dall’esordio con Il corso delle cose del 1978, son ben venticinque milioni i lettori che hanno incontrato le sue storie, a cui si aggiungono anche il miliardo di spettatori in vent’anni di Montalbano su Rai 1.

In Italia il suo nome è indissolubilmente legato a quello dell’editore siciliano Sellerio, sin dalla pubblicazione del libro,  La strage dimenticata del 1984:

“La storia di Camilleri è anche la storia di un bellissimo percorso editoriale”, continua Lagoia ai nostri microfoni, “legato alla Sellerio, una casa editorice indipendente che con Camilleri ha avuto un bellissimo rapporto di amicizia, prima con Elvira Sellerio la sua scopritrice e poi con Antonio e Olivia Sellerio.”

Ma nella vita di Camilleri non c’è stata solo la letteratura, nei primi anni della sua carriera il giovane Camilleri ha lavorato in Rai come regista, “dove gli era stato affidato il compito di domare Edoardo De Filippo, negli anni delle prime trasposizioni televisive delle sue commedie”, ricorda Lagioia, e poi l’insegnamento, “Camilleri ha sì scritto tantissimo, ma prima di questo ha anche vissuto tantissimo, lo ricorderanno i suoi lettori ma anche le centinaia di suoi allievi, come quelli del Centro Sperimentale dove insegnava.”

Personalmente ricordo il suo sostegno al Teatro Valle nei giorni dell’occupazione. Camilleri arrivò subito e tenne una lezione su i suoi Personaggi in cerca d’autore di Pirandello e poi quando con Marco Cassini andammo a chiedergli consiglio su un’antologia di scrittori siciliani che volevamo pubblicare con minimum fax e Camilleri ci tenne per due ore e 10-15 sigarette nel suo studio con una splendida lezione sulla letteratura italiana e siciliana o ancora ai tempi del primo Salone del Libro, quando ci mandò un video di incoraggiamento che per noi fu molto importante”.

Alla lunghissima lista di libri legati alla figura del comissario Montalbano se ne aggiungerà presto un altro; pare infatti che Camilleri lo consegnò a Sellerio anni fa affinché lo conservasse per la pubblicazione postuma.

L’ennesimo colpo di genio di un maestro che mancherà a molti.

ANDREA CAMILLERI: IL RICORDO DI NICOLA LAGOIA. ASCOLTA O SCARICA L’INTERVISTA

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